Tra birre artigianali e birre industriali non è sempre facile districarsi, ma di sicuro è bene conoscerne le reali differenze per fare delle scelte consapevoli.
Le Birre della puntata:
Ceres Top
Terzo Miglio del Birrificio Rurale (APA – American Pale Ale)
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Magari un accenno al fatto che la pastorizzazione uccide i lieviti che hanno fermentato il mosto, trasformandolo in birra, rendendo impossibile la rifermentazione naturale in bottiglia e costringendo all’inoculo di CO2 per avere schiuma e frizzantezza, e rendendo altresì impossibile il processo di maturazione che è assolutamente loro appannaggio. La birra pastorizzata è una natura morta, quella non pastorizzata è un organismo vivente che compie un percorso di evoluzione organolettica che prevede un picco di bontà diverso da stile e stile (nelle IPA è attorno ai 3 mesi, per un barley wine potrebbe essere anche di 10 anni).
Non ho molto apprezzato la dizione “microrganismi” per indicare i lieviti. Per quanto si tratti effettivamente di simpatici funghi (saccaromiceti), è un po’ generica e lascia intendere al non esperto che la birra artigianale sia piena di “schifezze” al suo interno (tralascio volutamente il discorso sui lambic).
Magari un accenno alla visibilissima differenza di ritenzione della schiuma tra le due birre e magari, e concludo, un accenno alla diversità di aromi.
Ciao, grazie del commento e per le precisazioni.
Concordo ovviamente su tutto quel che hai detto; considera però il piano di discussione e contestualizzazione del video: essendo di primo livello, inteso quindi per persone principianti, non mi sembra opportuno fare un video che potrebbe risultare pesante per l’ascoltatore; non temere però, tutti i temi da te giustamente indicati verrano esplicati in video di 2° e 3° livello.
Per l’analisi organolettica ecc ecc ovviamente le birre che avevo in mano sono di caratura diversa, ma non è quello il messaggio che andava trasmesso.